La cicala – naturale colonna sonora dell’estate

Ne parlano le favole di tutte le epoche. La citano cantautori e poeti, è protagonista di proverbi e modi di dire. Eppure chi potrebbe dire con esattezza come è fatta una cicala?

La cicala vive sulle chiome di pini e ulivi, nutrendosi della loro linfa

La cicala vive sulle chiome di pini e ulivi, nutrendosi della loro linfa

Perché, diciamocelo, questo animale che è l’estate per antonomasia, in realtà è molto difficile da vedere. Si posiziona sulle chiome degli alberi per dedicarsi al suo passatempo preferito. Cicala canta in quella parte del giorno in cui nessuno si sognerebbe di arrampicarsi su un albero. Almeno per esperienza personale, non mi è mai capitato di vederne una in attività. Praticamente, sulla nostra lussureggiante isola siamo costantemente circondati di cicale. Addirittura nelle nottate più calde sono attive anche la notte mandando a nanna i nottambuli grilli. Ma non riusciamo a vederle.

Al contrario di quanto si crede il canto della cicala non è prodotto da uno sfregamento ma da un organo apposito e complesso che possiede il maschio

Il canto della cicala non è prodotto da uno sfregamento ma da un organo apposito e complesso che possiede il maschio

La cicala è un insetto abbastanza grandicello, da adulto raggiunge le dimensioni di 3-4 cm, dalla forma tozza, con due paia di ali trasparenti. Vive sugli alberi di diverse specie e in generale tra la vegetazione. Preferisce pini e ulivi. Vive in parecchie zone del mondo, ma molto più diffusamente nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

La caratteristica principale é il canto che i maschi emettono, come un suono stridente e monotono. Il suono prodotto è alto, continuo e stridulo. Gli organi stridulanti (timballi) sono situati all’inizio dell’addome, quasi sempre protetti da un paio di larghe piastre protettive, gli opercoli. Sollevati gli opercoli ci sono due cavità per ciascun lato: una più grande ventrale, ed una più piccola laterale. All’interno sono presenti sottili membrane e dei sacchi aerei. Un paio di poderosi muscoli, fra i più potenti del Regno Animale, si collegano alla membrana e contraendosi producono vibrazioni da cui deriva il suono.

Ascolta il canto delle Cicale[audioplayer file=”http://www.capriblog.it/it/wp-content/uploads/2015/07/Cicale.mp3″]

Insomma un altro grande prodigio della natura che fa pensare a qualche strumento musicale o a una parte di un motore. C’è da dire che la cicala femmina non è che stia lì ad ascoltare estasiata il canto. Non pensa a quale bel maschione abbia emesso questo o quell’acuto. Essa stessa emette un suono secco con le ali, simile allo schioccare delle dita (non facile da udire come nel maschio): esso permette al maschio di individuarle. Non si tratta quindi, come si tende a credere, di un suono prodotto da sfregamenti di parti del corpo. Il canto ha funzione di richiamo sessuale per le femmine. Quando queste raggiungono il maschio, ha luogo il corteggiamento. Poi l’accoppiamento che dura diversi minuti, durante i quali i due animali rimangono attaccati. Dopo circa 24 ore la femmina depone le uova su ramoscelli o sterpi.

Le larve di cicala, appena nate, danno inizio alla loro vita sotterranea o che può durare anche 3 o 4 anni. Giunti alla maturità, i giovani individui (già molto simili agli adulti, ma privi di ali, con due zampe anteriori adatte allo scavo del terreno) escono dal suolo e cercano un albero dove arrampicarsi ed effettuare la muta. Lasciano definitivamente l’involucro ninfale e, dopo qualche ora, sono pronte per il primo volo. Dapprima verde-azzurro, dopo qualche ora l’insetto assume la livrea marrone definitiva.

La cicala si nutre della linfa degli alberi e a tal scopo possiede una proboscide. I suoi predatori sono rappresentati da cavallette e uccelli. Alcune specie nordamericane trascorrono da larve anche 17 anni. Trascorso questo tempo, la cicala diventa insetto – sfarfalla, come si dice – e quindi sbuca all’aria aperta. Sale sull’albero e, se maschio, comincia a cantare o meglio a suonare. Questa vita fuori è molto breve: dal momento in cui sfarfalla a quando si accoppia e depone le uova passa circa un mese. Infine sia il maschio che la femmina muoiono».
Le larve sfarfallano tutte insieme, quasi avessero un orologio biologico interno.
Dopo essere state anni sotto terra diventano insetti tutte insieme. Si pensa che sia una strategia evolutiva per la sopravvivenza della specie. Uscendo insieme, una parte sarà divorata dai predatori, ma una parte riuscirà a ricominciare il ciclo.  “Frinire” è il verbo con cui si indica il suono caratteristico emesso dalle cicale, anche se, a questo punto si potrebbe dire che si tratta di una grande festa di corteggiamento.

Tante sono le storie e i proverbi dedicati alla figura della cicala. La celebre favola di Esopo, che descrive questo animale come vanesio e dedito al divertimento del momento in contrapposizione alla previdente formica. Un proverbio recita: grattar la pancia alla cicala. Ossia stuzzicare qualcuno per indurlo a parlare di un determinato argomento oggetto di particolare curiosità. Alcuni dicono che quando la cicala frinisce incessantemente è in arrivo una burrasca. Sta di fatto che il canto delle cicale è sinonimo di estate il solo sentirlo riporta alle vacanze al mare o in campagna.

 

Ringraziamo l’amico Freeman che ci ha dato alcuni suggerimenti preziosi sull’argomento

  1 comment for “La cicala – naturale colonna sonora dell’estate

  1. 29 dicembre 2015 at 13:19

    Questo intervento è assolutamente scritto come si deve, così come tutto
    il il pagina web generalmente. Son un lettore,
    continuate così.

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