Sere d’estate, cene in terrazza al fresco del maestrale…. non siete soli, quasi sicuramente c’è un simpatico animaletto che vi osserva…
si tratta del geco, che a Capri chiamiamo “Lacerta vajtàna”;
scientificamente si tratta del geco comune o “tarentola mauritanica”, uno dei pochi rettili presenti sull’isola di Capri e diffusissimo su tutte le coste del Mediterraneo; parente stretto della Lucertola Comune diurna e della ben più “snob” Lacerta Faraglionensis o Lucertola Azzurra – che se ne sta sul Faraglione di Fuori nella sua beata solitudine,
Il geco può misurare fino a 15 cm di lunghezza, coda compresa, è robusto, tozzo ed ha la testa piana. Sul corpo sono presenti dei tubercoli conici prominenti. La coda, se rigenerata dopo essere stata persa per autotomia, è invece liscia e priva di tubercoli. Ha una bocca simile ad un angolo ottuso, occhi privi di palpebre e pupilla verticale. La colorazione è grigia oppure marrone brunastro con punti scuri o luminosi, ma cambia d’ intensità a seconda della luce. Lo si trova in rovine, pietraie, tronchi d’albero, tegole, muretti a secco ecc.
Di abitudini notturne o crepuscolari, può diventare attivo anche di giorno nelle soleggiate giornate invernali. Territoriale, può essere facilmente osservato “appostato” vicino a fonti di luce mentre aspetta che si avvicinino insetti notturni. A un primo sguardo può sembrare lento e goffo, ma quando punta la preda, con uno scatto notevole, difficilmente la manca e un esemplare adulto è in grado di mangiare fino a 2000 zanzare in una notte. Ragione per cui bisogna ritenersi fortunati se un geco decide di adottarvi, sì, perché in realtà sarà lui a decidere se fermarsi o no nei vostri terrazzi e lì metter su famiglia; depone due uova quasi sferiche di circa 1 centimetro di diametro due volte all’anno intorno ad aprile e a giugno. Le nascite avvengono dopo quattro mesi e spesso le lucertoline semitrasparenti, incuriosite dal vostro strano mondo casalingo, ne approfitteranno per passare al di sotto di porte e finestre per fare un giretto in casa… ma senza mai lasciare disordine o tracce, al massimo qualche capello dritto in chi ancora si impressiona o teme i “terribili” attacchi di questo “mostro preistorico”.
Se non viene troppo disturbato riesce a vivere diversi anni tra l’interno e l’esterno della stessa casa, ma comunque resta un animale selvatico e soprattutto un portafortuna.