La Grotta Azzurra è conosciuta in tutto il mondo e uno di quei posti che bisogna vedere almeno una volta nella vita. Soprattutto è da sempre fonte di ispirazione

Tantissimi artisti si sono cimentati, nei secoli, nell’arduo compito di riportare su carta o su tela quel colore unico. Un’impresa, vi assicuro, quasi impossibile. Ma quanti conoscono canzoni dedicate al simbolo della nostra isola?

Ce n’è una in particolare che è entrata a far parte della tradizione popolare napoletana. Grandi nomi l’hanno interpretata, come Roberto Murolo e Fausto Cigliano. Il testo risale a un anonimo del ‘700. (Cosa che dimostra la conoscenza e la frequentazione della grotta ben prima della sua riscoperta nel 1826, quando fu visitata dall’artista tedesco August Kopisch). Successive rielaborazioni risultano nel 1870 e nel 1889.

Ecco il testo integrale:

Jammo, nennella mia,
Già la varchetta è pronta.
‘Sto core è ‘n’alleria,
Te dice: “Viene, vie’!”

E dint’a Grotta Azzurra
Haje da venì co mme.

Vide, tra li ccampagne,
Meta, Sorriento e Vico,
De Massa li mmontagne,
Sfilano ‘nnanz’ a te.

E dint’a Grotta Azzurra
T’abbracciarraje co mme.

Mo ca te tengo a lato,
‘Ncopp’a ‘sta varca mia
Pare ca mo sò nato
Lo cielo pe’ godè.

Jammo a la Grotta Azzurra,
Voglio morì co tte.

Acalate ‘no poco,
Stentato è lo passaggio.
Jarria dint’a lo ffuoco
Pe’ stà vicino a tte.

Chest’è la Grotta Azzurra!
Non haje cchiù che bedè!

 

Ecco la traduzione:

Andiamo, amore mio,
La barchetta è già pronta.
Il mio cuore è in allegria,
Ti invita: “Vieni, vieni!”

E nella Grotta Azzurra
Devi venire con me.

Vedi, tra le campagne,
Meta, Sorrento e Vico Equense.
Le montagne di Massa Lubrense,
Sfilano davanti a te.

E nella grotta Azzurra
Ti abbraccerai a me.

Ora che mi sei vicina
In questa barca mia
Mi sembra di essere appena nato
Per godermi questo Paradiso.

Andiamo nella Grotta Azzurra,
Voglio morire con te.

Chinati un po’,
Il passaggio è stretto.
Mi getterei nel fuoco
Per starti accanto.

Questa è la Grotta Azzurra!
Non vedrai niente di più bello!