La Mennella – abitante dei nostri mari con le idee un po’ “confuse”

Un pescatore calò in mare la sua rete e tirò su una menola. Si trattava di un pesce piccolo e, vista appunto la sua piccolezza, pregava il pescatore di non prenderlo subito, ma di lasciarlo andare. Diceva: «Mi potrai prendere quando sarò cresciuto e sarò diventato un pesce grosso, perché allora ti renderò anche maggiormente». E il pescatore replicò: «Sarei proprio uno sciocco a lasciarti libero nella speranza di un guadagno futuro più grande, perdendo questo che, per quanto piccolo, è già nelle mie mani»Quello che i biologi definiscono uno dei “pesci poveri” del Mediterraneo ha trovato un posto immortale nelle letteratura mondiale; infatti è addirittura la protagonista di un favola del grande scrittore greco Esopo (il Pescatore e la mènola, sopra citata), vissuto tra il VII e il VI secolo a.C.

La menola o "mennella" vive in tutto il Mediterraneo e si spinge anche sulle coste orientali dell'Atlantico

La menola o “mennella” vive in tutto il Mediterraneo e si spinge anche sulle coste orientali dell’Atlantico

Fin dall’antichità quindi la mennella (come la chiamiamo noi), che vive nel Mediterraneo e frequenta con piacere le coste dell’Atlantico orientale, è conosciuta e pescata nei nostri mari. Deve essere un pesce che si annoia facilmente se è vero, come è vero che, oltre a cambiare nome in ogni regione italiana (in Campania – si diceva – è conosciuta come mennella, mafrone o femmenell) – udite udite – durante la sua vita cambia addirittura sesso…. e senza passare dal chirurgo! Infatti in natura è famoso, come capita anche per altri animali per il suo “dimorfismo sessuale”, come lo definiscono i biologi.

Ma conosciamone prima le caratteristiche

Le mennelle vivono in acque costiere e amano i fondali sabbiosi e anche quelli con fitta presenza di posidonia, dove trovano il nutrimento base della loro dieta: plancton e zooplancton, invertebrati e animaletti bentonici. Stanno tra i 10 ed i 150 metri di profondità. Durante la riproduzione le femmine tendono a portarsi verso la superficie del mare. La mennella è un pesce vorace e non sospettoso, per cui abbocca facilmente. La sua esca preferita è il gamberetto, ma gradisce anche molluschi, pezzetti di pesce e impasti di pane e formaggio o pasta di acciughe (quanti bei pomeriggi primaverili passati con gli amici su qualche scoglio a “nutrire” con pane e formaggio branchi di mennelle abilissime a sfilare il “bocconcino” senza farsi neanche sfiorare dall’amo…). La si può pescare sia dalla riva con la canna che dalla barca con la lenza, mentre la pesca industriale utilizza gli strascichi e le reti da posta. Il periodo più adatto è quello che va dalla primavera all’estate (massimo periodo riproduttivo); l’orario migliore è quello serale.

Ma veniamo all’argomeno “scabroso”…

Questa specie ha un netto dimorfismo sessuale. Il maschio infatti ha il corpo assai alto con una netta incavatura dietro gli occhi, mentre femmine e giovani sono molto slanciati. Anche la bocca è appuntita, l’occhio piuttosto grande. L’esemplare adulto raggiunge e supera i 20 cm. La livrea è molto caratteristica, ha infatti, di solito, una decisa tonalità azzurra che però può essere verdastra o beige, con una vistosa e tipica macchia nera rettangolare all’altezza della punta delle pinne pettorali. Il maschio adulto, di solito più scuro, ha tutto il corpo e le pinne coperti di macchiette e brevi linee di colore blu elettrico. Di notte questi pesci cambiano totalmente la loro colorazione; diventano infatti verdognoli o grigiastri e sparisce la macchia rettangolare sul fianco. La riproduzione, come già detto, avviene in estate: il maschio scava una buchetta dove la femmina depone le uova. La mennella è una specie ermafrodita proterogina, cioè tutti gli individui al di sotto dei due anni di età sono femmine, ma passato questo periodo diventano tutti maschi.

Tanti penseranno che è impossibile riconoscere un pesce maschio da un pesce femmina…. e invece per i più esperti esiste un periodo in cui questa differenza è ben visibile.

La caratteristica più curiosa della mennella è che durante la sua vita cambia sesso

La caratteristica più curiosa della mennella è che durante la sua vita cambia sesso

A chi è solito “sporcarsi le mani” per pulire un pesce prima di cucinarlo, cioè eviscerarlo, sarà capitato di trovare in mezzo alle interiora del pesce una sacchetta lunga di color arancione leggermente granulosa al tatto, mentre altre volte questa sacca è liscia e di un colore più lattiginoso; ebbene nel primo caso vi siete imbattuti in una sacca di uova (avete presente la bottarga?) e quindi in un pesce femmina, nel secondo caso nel cosiddetto “làttaro” e cioè una sacca contenente i testicoli del pesce maschio.

Che sia femmina o che sia maschio una cosa è sicura: una fritturina calda calda di mennelle appena pescate è una cosa preziosa che ti avvolge col suo profumo di mare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *