La minestra maritata

26 dicembre, il risveglio dalle abbondanti e ricche tavolate natalizie…. la coscienza ci dice che forse abbiamo esagerato un po’ e che dovremmo rimanere leggeri, per qualche giorno, soprattutto perchè tra poco ricomincia la “rumba” delle tavolate di Capodanno, invece lo stomaco ci “manda a dire” che si è abituato bene e che non si può fermare proprio ora che è bello allenato…. la soluzione migliore è una bella minestra maritata!!!

minestra maritata

Un piatto così non è proprio ipocalorico, però essendo ricco di verdure… ci fa sentire con la coscienza a posto

Immaginatevi una passeggiata tra le campagne capresi, cielo grigio, aria umida ma non piovosa, profumi di zuppa che salgono dai comignoli, insieme all’odore di incenso per qualche ceppo di pino che brucia in un camino; buttate uno sguardo nei giardini attorno alle case, potrete vedere tante piante apparentemente selvatiche, che solo la sapienza contadina sa riconoscere e valorizzare in questa zuppa dalle origini antiche. minestra maritata

Il nome di questa saporitissima minestra indica il felicissimo connubio tra verdure e carne. La sua origine risale all’incontro tra la cucina campana e quella spagnola, essendo la minestra maritata l’adattamento locale dell’olla podrida, piatto antico della tradizione iberica, risalente al Milleduecento: furono gli Spagnoli, infatti, a importarla a Napoli durante la loro dominazione, verso il 1300. Le generose terre campane donano diversi tipi di verdure di stagione saporite, a volte umili ma sempre gustosissime, così com le carni utilizzate. La ricetta ha due varianti, una tipica dei periodi più freddi (ottobre – marzo), l’altra più primaverile, spesso presente anche nei pranzi pasquali sulle tavole napoletane. Quella maritata è però essenzialmente la prima, detta anche natalizia.

Trattandosi di una ricetta contadina e popolare, molti nomi di ingredienti sono dialettali:

Ingredienti per 4-5 persone minestra maritata
2 scarole “lisce” non ricce minestra maritata
2 fasci di broccoli “neri” (a foglia larga) minestra maritata
2 fasci di “broccolini” minestra maritata
½ verza minestra maritata

Il cavolo greco, detto "torzella", è il cavolo più vecchio e raro del Mediterraneo

Il cavolo greco, detto “torzella”, è il cavolo più vecchio e raro del Mediterraneo

2 Kg tra menestrella (borragine, scarolella, cicoria ecc.) e torzella ( detto anche cavolo greco, spesso accociata al broccolo selvatico, che non dà “spogne”, cioè che produce solo foglie)

300 gr di tracchiolelle tagliate a pezzetti (da Roma in su dette “puntine”)
4 salsicce – per un paio di etti
qualche piedino o ginocchio di maiale – insomma un po’ di cartilagine – insieme a un pezzo di prosciutto o di stinco, del lardo e, volendo, del salame o, meglio ancora, capocollo
carote, aglio, cipolle e sedano

minestra maritata

un mix di carni umili e verdure di stagione derivato dai secoli di dominazione spagnola

Preparare un brodo di carne con tutte le carni elencate tra gli ingredienti, aggiungendo anche la carota, la costa di sedano e la cipolla. Nel primo bollore cercare di eliminare il più possibile la schiuma scura che sale a galla.
Una volta ben cotta la carne salare q.b.
Dopo un’ora toglierla dal brodo e filtrare quest’ultimo molto bene.
Lasciare freddare bene il brodo in modo che il grasso si solidifichi ed eliminarlo. Lavare bene le verdure e farle cuocere per un paio di minuti in acqua bollente, scolarle bene ed immergerle nel brodo bollente per un paio di minuti, spegnere il fuoco e lasciare riposare la minestra almeno un’ora.
Al momento di servirla disporre un po’ di verdura in una fondina, versarvi del brodo bollente ed adagiarvi sopra un misto di carni lesse sfilacciate…. ma soprattutto, per gustare, completare questo pasto e assaporarne meglio gli ingredienti, un bel bicchiere di vino rosso, che rallegra e riscalda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *