Pesce e cannucc’ o pesce pigliato con la botta?

Un’attività come la pesca, praticata anche solo a livello amatoriale, è territorio fertile per proverbi e modi di dire. Tanti capresi si cimentano e ancora di più se ne vantano, esagerando i propri bottini. Ma non è che poi alla fine chi vi sta raccontando di quel totano enorme o di quella barca straboccante di pezzogne pensa che voi siate un pesce di cannuccia?

Andiamo per ordine.

1.Pesce e cannucc’: il pesce di cannuccia. Innanzitutto per cannuccia si intende la canna da pesca. Ma non si tratta di attrezzi professionali, bensì di una semplice canna di bambù, esile ed elastica. Quella che si prepara per i ragazzini che, alle prime armi, si vogliono divertire nei noiosi pomeriggi primaverili o autunnali. È quasi impossibile, in questi casi, portare a casa un pescato degno di questo nome. Gli unici pesci che possono abboccare sono pesci piccoli, inesperti e quasi sempre non commestibili. I pesci di cannuccia appunto. Ecco che questo modo di dire applicato al genere umano identifica un tipo particolare di persona. Una persona ingenua, credulona, giovane e inesperta…. un boccalone si direbbe in italiano.

C’è anche una teoria che vede questo modo di dire derivato da un tipo di pesca al largo. Si sa che i pesci sono attirati da ciò che galleggia. Se a galleggiare sul mare sono rami, ammassi di foglie o altri elementi vegetali, allora ci si avvicinano con piacere sperando di trovare del nutrimento. Lo scaltro pescatore crea degli intrecci di canne e fogliame e li lascia galleggiare nei paraggi della sua imbarcazione. Dopo breve tempo, i pesci cominciano ad avvicinarsi naturalmente alla zattera di canne e solo in quel momento il pescatore cala esca, amo e tira su con notevole facilità l’ingenuo pescetto.

2.Pesce preso con la botta. Più interessante invece è questa seconda definizione. Una pratica di pesca oggi fortunatamente vietata prevedeva l’utilizzo di colpi esplosivi. Nel momento in cui una barca si trovava nei paraggi di un banco di pesce, si faceva scoppiare un colpo nell’acqua in modo da stordirne il maggior quantitativo possibile. Inutile rimarcare la crudeltà di questo tipo di pesca, ma quello che ci interessa è il modo di dire che ne deriva. Il pesce preso con la botta, che in napoletano intende un colpo, un petardo, qualcosa che fa il botto, si riferisce quindi a una persona stordita, non troppo presente, imbambolata. Una persona poco presente, facile da fregare.

 

Insomma diciamo che in nessuno dei due casi vi stanno dicendo qualcosa di buono…. quindi attenzione